I modelli più comuni di stand aperto sono sono:
- stand di fila, con un lato aperto, il più economico;
- stand d’angolo, con due lati aperti, collocato all’incrocio tra due corsie;
- stand a penisola, con tre lati aperti, funzionale e accattivante;
- stand a L, con tre o quattro lati aperti, dal grande impatto visibile ma non sempre disponibile;
- stand isola, con quattro lati aperti, quello che assicura più visibilità.
Il ritorno sull’investimento dipende principalmente dalla capacità di analizzare costi e benefici del tipo di stand in relazione alle aree funzionali che si vogliono creare al suo interno.
Queste sono le principali:
- l’area espositiva, dedicata ai prodotti, è principalmente quella che richiede maggiore spazio e attenzione;
- la reception, solitamente posta all’ingresso dello stand, per accogliere i visitatori e dar loro informazioni utili;
- l’area meeting, attrezzata per incontri con i clienti;
- l’eventuale zona bar destinata ai clienti;
- il deposito per riporre tutti i materiali di comunicazione, cappotti, etc.
Se vuoi ottimizzare il tuo budget, oltre a questa analisi, devi tenere conto anche del posizionamento, ovvero della visibilità del tuo stand all’interno della fiera. La posizione più allettante è quella vicino all’ingresso, che per prima cattura l’occhio. Il cliente è, difatti, più interessato ai primi articoli che osserva, mentre presterà meno attenzione agli ultimi. Se invece ti trovi in posizione intermedia puoi migliorare la tua presenza in fiera optando per il noleggio di un soppalco, che ti garantirà visibilità e spazio all’interno del padiglione fieristico.
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Fare del buon marketing significa differenziarsi dalla concorrenza, offrendo un valore aggiuntivo al cliente per quanto concerne i propri prodotti e/o servizi. A tale proposito risulta possibile fare del buon funnel anche in fiera, seguendo determinati passaggi:
- FASE: Rendere visibile il proprio stand curando sia il design che la creatività – e distinguendosi dalla concorrenza attraverso l’utilizzo di un soppalco a noleggio – sia sfruttando le pubblicazioni prefiera sui vari social e blog;
- FASE: Bisogna ottenere iscritti all’evento attraverso la pubblicazione di landing page l’utilizzo di email pubblicitarie per inoltrare inviti alla fiera;
- FASE: Una volta acquisito interesse è importante inoltrare messaggi personalizzati di approfondimento oppure sconti o gadget al contatto in cambio di una registrazione ad un form dove quest’ultimo rilascerà i propri dati al fine di poter essere ricontattato dall’azienda al termine della fiera.
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- ACQUISTO: Il costo dello stand sarà una tantum e la scelta degli allestimenti risulterà più libera sulla base di esigenze e obiettivi specifici per ogni fiera. Ci saranno però degli extracosti da affrontare relativi al trasporto, all’installazione e al montaggio in fiera nonché per la manutenzione periodica dello stand acquistato;
- NOLEGGIO: Include i servizi di trasporto, montaggio e assistenza e prevede la personalizzazione del progetto sulla base delle esigenze specifiche del cliente. Se si ha un budget limitato a disposizione, il noleggio può risultare la soluzione più economica ma anche più completa;
- SOLUZIONE MISTA: Per entrambe queste soluzioni può risultare possibile ampliare gli spazi in altezza optando per il noleggio di un soppalco, al fine di garantire flessibilità e visibilità al tuo stand.
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Prima di buttarsi a capofitto nel mercato estero risulta però necessario effettuare a priori una verifica approfondita del mercato a cui si vuole puntare (concorrenti/espositori, clienti potenziali e eventuali fasi burocratiche); tale analisi risulterà necessaria al fine di scegliere strategicamente la fiera a seconda della tipologia di potenziale cliente al quale rivolgersi.
E’ bene porre attenzione anche alle diverse normative che riguardano l’ente fiera estero di riferimento, in particolar modo per quanto concerne i regolamenti e le dimensioni massime dello stand. Una volta organizzato l’intero processo fieristico sarebbe utile effettuare un sopralluogo nei dintorni della fiera sia per conoscere meglio il paese ospite che per incontrare intermediari o potenziali partner, visitando aziende del settore che siano ben conosciute in zona.
Il vantaggio di partecipare ad una fiera all’estero, una volta terminate suddette fasi preliminari, è comunque molteplice. Primo punto a favore: l’impresa italiana può richiedere il rimborso per alcune spese sostenute in occasione della fiera con addebito dell’Iva estera (art. 38-bis1 del D.P.R. n. 633/1972). Scegliendo il mercato giusto, oltre a far conoscere il proprio prodotto al di fuori dei confini nazionali, sarà possibile inoltre effettuare incontri con buyer internazionali e potenziali clienti che potrebbero portare contatti utili per lo sviluppo di una prima rete di mercato internazionale. L’apprezzamento di critici, media e clienti finali rappresenterebbe, inoltre, la ciliegina sulla torta per quanto concerne il riconoscimento del proprio brand. Se al termine della fiera non si è ancora arrivati a questo, niente paura.
Questa prima esperienza vi ha aiutato a conoscere meglio il nuovo territorio e sicuramente alla prossima fiera non vi farete trovare impreparati!
Anche la luce può giocare un ruolo fondamentale e, in tal senso, risulta molto importante cercare di distribuirla non in maniera omogenea ma selettiva.
La tecnica maggiormente diffusa è la cosiddetta “illuminazione d’accento“, ovvero la direzione di un fascio luminoso verso un area particolare (un oggetto, una parte dello stand dedicata a presentazioni/dimostrazioni/degustazioni, etc.).
Un’ altra tecnica riguarda invece i classici “effetti speciali“ caratterizzati da lampade che variano colore oppure da apparecchi che sono in grado di proiettare un logo animandolo attraverso il movimento.
E’ molto importante, in linea generale, porre attenzione alle tonalità a seconda del tipo di prodotto presentato: una luce bianca, calda e soffusa può fare in modo che il visitatore si senta rassicurato all’interno del vostro stand, mentre al contrario una luce gialla e forte può fare in modo che lo stesso concentri l’attenzione verso il prodotto che si vuol fare visionare.
PRIMA
- Pensate al messaggio diretto che volete trasmettere ai vostri visitatori in fiera e indirizzatevi in tale direzione anche per quanto riguarda la scelta degli allestimenti dello stand che devono puntare ad “attirare” l’attenzione;
- Pensate in anticipo all’ideazione di eventuali brochure aziendali e cartellonistica di interesse, sviluppando anche dei contenuti interattivi tramite qr code;
- Create un evento sui social e un articolo sul vostro blog per farvi conoscere;
- Conoscere in anticipo il vostro pubblico può risultare molto utile: indagate in merito alla tipologia di visitatori presente alle passate edizioni ed effettuate anche un piccolo sondaggio (attraverso facebook, twitter o google form) inerente ciò che vorrebbero vedere i vostri clienti;
- Pensare a gadget promozionali può risultare alquanto banale; l’ideale al giorno d’oggi sarebbe indirizzarsi invece verso elementi di contest, con l’aggiudicazione di premi per chi si presenterà allo stand (ad esempio potete twittare o postare sulla vostra pagina Facebook che la prima persona che verrà al vostro stand e dirà una certa parola in codice otterrà uno sconto).
DURANTE
- Promuovete in giro per la fiera i vostri elementi di contest, al fine di incuriosire e attrarre i visitatori verso il vostro stand;
- Cercate di acquisire contatti chiedendo loro i like alle vostre pagine social oppure facendo compilare dei moduli per l’iscrizione alle vostre newsletter in cambio di scontistiche, omaggi o altro;
- Mantenete aggiornati i social e il vostro blog con foto e articoli che documentino la vostra partecipazione in corso alla fiera, invitando le persone a passare a trovarvi.
DOPO
- Raccogliete ed analizzate le informazioni sui contatti ricevuti;
- Cercate di mantenere fin da subito i rapporti con i contatti raccolti in fiera inviando loro newsletter oppure scontistiche e promozioni. Dando sempre l’occasione di ricordarsi di voi potrebbero, infatti, trasformarsi di li a poco in potenziali clienti.
Ecco alcune semplici regole da seguire:
- Lo stand deve essere bello e ordinato e deve saper lanciare un messaggio diretto di interesse in merito ai propri propositi (chi siamo e cosa offriamo al cliente) con slogan dalla capibilità immediata (oppure con la presenza di filmati o altro che sappiano far soffermare il visitatore);
- La direzione visuale dell’occhio umano si sposta automaticamente da destra verso sinistra, dall’alto verso il basso ed è ciò a cui dovete puntare in merito all’arredamento dello stand, iniziando ad incuriosire i visitatori da destra con dimostrazioni di prodotti, gadget, buffet gratuiti o altri generi di intrattenimento e spostandovi poi verso l’alto con elementi di interesse come ad esempio la predisposizione di un soppalco atto a differenti funzioni (espositive, di consulenza, degustazioni o altro);
- Fate in modo che i vostri prodotti rappresentino una soluzione oppure un ideale, pensato appositamente per le esigenze di quel singolo cliente;
- Non lasciate mai andare via il visitatore senza un ricordo della vostra azienda (attraverso uno stand ben allestito, una buona attività di marketing per il coinvolgimento dei visitatori, il rilascio di biglietti da visita, brochure, o gadget, la coltivazione di relazioni umane, etc.). Più sarete riusciti a suscitare l’interesse positivo nei vostri confronti più facilmente verrete, difatti, ricontattati.
PRIMA
- Scegli la fiera di interesse per la tua azienda, provando a partecipare precedentemente come visitatore se necessario. In questo modo avrai un’idea della tipologia di clientela e della concorrenza che vi troverai;
- Iscriviti per tempo al fine di garantirti una posizione migliore e tieni conto in anticipo anche dei costi complessivi che dovrai sostenere (quota di partecipazione, costi di noleggio dello stand, spese relative al marketing, hotel e spostamenti del personale, eventuali spese di trasporto per i tuoi materiali);
- L’allestimento di uno stand risulta essere assai importante per l’immagine della tua azienda. Organizzati per tempo in merito a: cartelloni e insegne, materiale pubblicitario, gadget, attrezzature quali tavoli, sedie, schermi tv, illuminazione, etc.
DOPO
- Cerca di arrivare con anticipo rispetto all’apertura per trovare il tempo di allestire al meglio il tuo stand;
- Se lo stand è aperto ai lati, cerca di visualizzare il percorso di maggiore flusso di visitatori e direzionati verso quel lato;
- Comunica con le persone in modo cordiale, senza imporre loro nulla, e falle parlare in merito ai loro bisogni e necessità, cercando di scambiare informazioni di contatto anche attraverso l’ausilio di appositi form di iscrizione/registrazione a newsletter;
- Scrivi la tua esperienza di fiera sul tuo blog aziendale e sui social, per rafforzare la tua brand identity agli occhi dei clienti.
Proprio per questo motivo è bene che prima di direzionarsi verso una tipologia particolare di fiera la stessa azienda effettui a priori un’analisi di settore in merito a: tipologia di fiera di settore (nazionale/internazionale) e sue dimensioni (piccole/medie/grandi) chiedendosi che impatto possa avere sugli interessi aziendali, nominativo degli espositori – e quindi di possibili concorrenti – che partecipano a quella particolare fiera (controllando anche l’elenco degli anni precedenti), budget richiesto e tempistiche generali (per la preparazione dello stand, etc…), , eventuale strategia di marketing da poter eventualmente utilizzare in loco e posizionamento strategico dello stand.
Quest’ultimo, in particolar modo, risulta molto importante in quanto può permettere all’azienda – qualora il padiglione venisse prenotato per tempo – di garantirsi una posizione migliore e quindi di guadagnarsi una buona fetta della clientela. In caso contrario, niente paura. Spesso è consigliato ad una piccola impresa di affiancare il proprio padiglione a quello di un grande competitor: in tal modo sarà possibile effettuare un’analisi diretta del concorrente capendo il suo approccio al mercato e la sua tipologia di clientela, con il vantaggio di riuscire a ragionare su se stessi in merito a una strategia aziendale migliorativa per potersi rendere “diversi” e quindi unici.
![](https://www.noleggiosoppalchi.com/wp-content/uploads/2015/10/SN06-225x300.jpg)
L’allestimento degli stand all’interno delle fiere deve essere condotto tenendo conto delle normative contenute all’interno del cosiddetto “Decreto Palchi e Fiere” (corrispondente al Decreto Interministeriale del 22 luglio 2014 -Scaricabile qui).
Tali disposizioni sono da applicarsi in merito all’ approntamento e allo smantellamento di strutture allestitive (stand), tendoni od altre opere temporanee per manifestazioni fieristiche.
Le esclusioni alla materia vanno effettuate solamente in caso di:
- Strutture allestitive di altezza inferiore a 6,50 metri
- Strutture a due piani purché con proiezione in pianta del piano superiore fino a 100 metri quadrati
- Strutture temporanee e tendostrutture realizzate con elementi prodotti da un unico fabbricante (montate seconde le indicazioni del medesimo, rispettando le prescrizioni ed i carichi massimi) di altezza complessiva inferiore a 8,50 metri.
Nelle attività soggette al decreto si applicano le disposizioni relative ai cantieri temporanei o mobili (titolo IV del D.Lgs. 81/2008) con le seguenti particolarità:
- Per “cantiere” deve intendersi il luogo in cui viene realizzata la manifestazione fieristica
- Per “committente” si intende il soggetto, gestore del quartiere fieristico oppure organizzatore della manifestazione oppure, infine, espositore (che utilizza lo stand) dotato di poteri decisionali e di spesa, per conto del quale si realizza l’attività di approntamento e smantellamento di strutture allestitive
Il gestore o l’organizzatore della manifestazione fieristica redige il DUVRI di cui all’art. 26 del D.LGs. 81/2008
Il committente oppure il responsabile dei lavori deve acquisire le informazioni previste dall’allegato IV (attrezzature permanenti, viabilità, ecc.) e V (DUVRI) per raccogliere informazioni minime sul luogo dell’evento.
Ai fini della progettazione delle opere temporanee il coordinatore per la sicurezza redige, qualora previsto, il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) e non anche il fascicolo dell’opera.
Ai fini della verifica dell’idoneità tecnico professionale, di ogni esecutore il committente acquisisce il DURC, copia del certificato di iscrizione alla CCIAA e l’autocertificazione di cui all’allegato XVII del decreto legislativo n. 81/2008; se le imprese esecutrici sono straniere va utilizzato il modello disponibile all’allegato II del decreto.
I contenuti minimi del POS e del PSC sono riportati nell’allegato VI al decreto. La recinzione di cantiere – a seguito di apposita valutazione dei rischi – può essere sostituita con apposita attività di sorveglianza.
I rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza delle imprese esecutrici debbono ricevere copia del POS e del PSC prima dell’inizio dei lavori; su loro iniziativa è possibile individuare un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di sito produttivo, per operare il coordinamento fra i rappresentanti medesimi.