Per quanto concerne le prime, recenti statistiche rilevano che i visitatori esteri quest’anno hanno incrementato la loro presenza del 125%, garantendo buone opportunità di business con un minimo dispendio a livello di costi da parte dell’azienda presente in fiere italiane.

Parlando delle seconde, sicuramente l’accesso al mercato straniero per un azienda italiana può rappresentare invece un rischio a livello di costi economici ma anche un vantaggio se si va a pensare che oltre il 50% delle imprese odierne esporta i propri prodotti a livello internazionale. La presenza dell’azienda italiana in una fiera estera può rappresentare un mezzo di promozione fondamentale per il suo sviluppo oltreconfine, creando contatti e una rete di collaborazioni che potranno risultare importanti per il futuro attirando i visitatori con  prodotti/servizi “diversi” dai loro standard che rappresentano l’eccellenza del made in italy.

Sicuramente a livello di vetrina internazionale la partecipazione dell’azienda ad una fiera estera, almeno una volta l’anno, è altamente consigliabile se la stessa vuole finalizzare in proprio operato all’ export. La fiera in Italia invece può offrire la possibilità di far valutare al mercato estero la propria offerta, ricevendo feedback di contatti che potranno risultare utili per l’internazionalizzazione in futuro.